“In un clima di attesa, dopo la firma lo scorso 20 dicembre dell’ipotesi, è stato finalmente siglato l’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per la specialistica ambulatoriale che disciplina i rapporti con gli Specialisti ambulatoriali, i Veterinari e le altre Professionalità Sanitarie (Biologi, Psicologi e Chimici). La convenzione, relativa al triennio 2019-2021, segna un passo significativo verso il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale e l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria specialistica in Italia”. Antonio Magi, segretario generale del SUMAI Assoprof, commenta soddisfatto la firma dell’Acn.

“Questo accordo, atteso da tempo, apporta miglioramenti normativi ed economici sostanziali per i medici specialisti ambulatoriali L’obiettivo è migliorare la qualità delle cure offerte ai cittadini e rendere il lavoro dei professionisti del settore più equo e gratificante.

Aspetti normativi

“Tra gli aspetti normativi più significativi c’è il riconoscimento del ruolo della specialistica ambulatoriale nell’equipe territoriale prevista dal DM 77, cioè nelle Case di Comunità Hub e Spoke, negli Ospedali di Comunità, nei rapporti con le Cot e nell’ Assistenza specialistica domiciliare. Si pongono dunque le basi per il prossimo ACN che scadrà nel corso di quest’anno e che vedrà la partenza della riforma entro il 2026.

“Tra le novità dell’ACN poi spiccano le misure volte a garantire una maggiore flessibilità lavorativa e a riconoscere il valore della nostra attività all’interno del sistema sanitario.

C’è un’attenzione particolare alle politiche di genere in particolare la maternità. L’accordo introduce quindi importanti norme a tutela della salute e della presa in carico specialistica dei pazienti facendo particolare attenzione a non perdere risorse economiche, sia strutturali che a progetto, anche quando queste non prevedono gli specialisti convenzionati.

È previsto il graduale incremento di ore specialistiche ad iso-risorse per assistere i pazienti allo scopo di ridurre le lunghe liste d’attesa e gli accessi impropri nei Pronto Soccorso.

Aspetti economici

“Sul fronte economico l’ACN prevede un significativo aggiornamento della retribuzione e arretrati per i medici, i veterinari e le professioni sanitarie (psicologi, biologi, chimici), in modo da riflettere più adeguatamente il valore del lavoro svolto da tutti gli specialisti ambulatoriali.

Questo miglioramento retributivo, ancora insufficiente per competere a livelli europei, rappresenta un riconoscimento tangibile dell’importanza degli specialisti ambulatoriali convenzionati interni e del loro contributo al benessere della collettività. Il miglioramento contributivo inoltre mira a rendere la professione più attrattiva per le nuove generazioni di medici.

“Un altro aspetto particolarmente interessante dell’Accordo è il suo legame con l’ACN della medicina generale, che si prevede sarà firmato nei prossimi giorni.

Entrambi gli accordi condividono un impegno comune verso l’introduzione di misure volte a migliorare la continuità assistenziale e a promuovere l’integrazione tra i diversi livelli di assistenza sanitaria. Questo approccio integrato è essenziale per rispondere in modo efficace alle esigenze di salute della popolazione, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità del SSN.

“Questa convenzione rappresenta dunque un momento di svolta per il settore con implicazioni positive sia per i professionisti che per i pazienti. Adesso attendiamo con fiducia la firma dell’ACN della medicina generale nella speranza di gettare, insieme, le basi per un sistema sanitario territoriale più equo, efficiente, capace di affrontare le sfide future e sempre più vicino al paziente.

“In conclusione, questi accordi segnano un passo avanti verso la conferma del ruolo fondamentale che medici specialisti ambulatoriali e medici di medicina generale svolgono all’interno del SSN. Con questi presupposti il sistema sanitario italiano si avvia verso un futuro in cui la qualità dell’assistenza, la soddisfazione dei professionisti sanitari e l’efficienza gestionale diventano i pilastri su cui costruire un servizio sanitario all’altezza delle aspettative dei cittadini”.

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