15 FEB – Ben vengano le dichiarazioni del Presidente Nicola Zingaretti che ieri ha dichiarato di essere pronto ad “aprire la guerra alle liste d’attesa”. Noi – ha spiegato il segretario del SUMAI Assoprof, Antonio Magi, siamo pronti però le armi devono essere quelle previste dall’ACN a partire dall’aumento a 38 ore per i circa 1500 specialisti ambulatoriali interni in servizio nel Lazio

“Le agenzie di ieri, 14 febbraio, riportavano alcune dichiarazioni del Presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, il quale intervenendo all’inaugurazione del nuovo reparto di Medicina nucleare della Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico di Roma dichiarava di essere pronto ad ‘aprire la guerra alle liste d’attesa’. 

“Il SUMAI Assoprof è pronto a dare ‘guerra alle liste d’attesa’ accanto al presidente Zingaretti. Sono d’altronde due anni che siamo pronti e in attesa che la guerra inizi davvero”. Precisa Antonio Magi, il Segretario Generale del SUMAI Assoprof. 

“Le armi però, oltre agli ambulatori aperti fino alle 22 (questa era la proposta/promessa sempre della Regione nel maggio 2020 mai attuata), devono però includere quanto già previsto dalle norme vigenti e cioè più concretamente portare a 38 ore i circa 1500 specialisti ambulatoriali interni, in servizio nel Lazio, che attualmente lavorano in media 20 ore settimanali. Chiaramente anche sostituendo i colleghi specialisti ambulatoriali che sono andati nel frattempo in quiescenza e non sostituiti. Il raggiungimento del massimale orario permetterebbe così di aggiungere alle attuali prestazioni specialistiche circa 6 milioni di ulteriori esami dimezzando di fatto le liste d’attesa. 

“Il suggerimento, quindi, è di ottimizzare ciò che già abbiamo in casa invece di cercare eventuali soluzioni fantasiose. Soltanto così governeremo le liste d’attesa altrimenti, come dicono a Napoli, si fa solo ammuinaoppure, peggio, si fa finta di combattere le guerre limitandosi a dichiararle senza lottare realmente”. 

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