17 DIC – In Molise il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ha incontrato il presidente della regione Donato Toma e la sua Giunta. Parlando dell’autonomia, Boccia ha sottolineato di aver “chiesto alle Regioni di aiutarmi a ricostruire un clima di fiducia istituzionale, altrimenti non si fanno passi in avanti”. In più ha aggiunto “non farò mai una riforma a colpi di maggioranza o forzando la mano. O le Regioni sono unite, o non si va da nessuna parte. Nella nota di aggiornamento al Def che il Governo ha presentato a settembre c’è scritto che ci sarebbe stato un disegno di legge collegato alla manovra e tra i primi collegati che abbiamo il dovere di presentare in Parlamento c’è il disegno di legge quadro sull’attuazione dell’autonomia differenziata”.

Parlando di commissariamento in sanità Boccia ha ribadito che “c’è una sentenza molto chiara della Consulta (che ha dichiarato l’illegittimità della norma che stabilisce l’incompatibilità tra la carica di Presidente e quella di Commissario ad Acta per la sanità) e penso che il presidente della Regione faccia bene a rivendicare alcuni diritti di questa Terra straordinaria e che sia opportuno che la programmazione di servizi così importanti avvenga su questo territorio”.

Boccia ha poi aggiunto “non possiamo trasformare la Corte Costituzionale in un Tar, ho trovato una condizione patologica di controversie tra lo Stato e le Regioni assolutamente intollerabile”.

“Come tutti i Presidenti di Regioni sanno – ha concluso Boccia – è opportuno, nel rispetto dell’autonomia legislativa delle Regioni, rafforzare la fase preventiva del dialogo tra Regioni e Stato. Stiamo lavorando con tutte le Regioni per ridurre le impugnative, vorrei che a fine legislatura questa conciliazione che ho scritto nella nota di aggiornamento al Def, centrasse l’obiettivo di una riduzione dei conflitti al 50%. È bene sapere che alcune leggi se sono incostituzionali non si possono fare, alla Consulta si va per cose nobili”.

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