“Sicuramente quella delle liste d’attesa è una sfida ardua, ma difficile non vuol dire impossibile. Quello che possiamo dire è che noi, come governo abbiamo fatto quello che gli altri in passato non avevano fatto, rinnovando per esempio dopo 10 anni il piano nazionale governo liste d’attesa, che è un piano ambizioso che prevede, tra l’altro, la possibilità di far decadere i manager quando non si riescono a rispettare i tempi di attesa. Abbiamo per la prima volta istituito un fondo nazionale per il governo delle liste d’attesa, con 350milioni di euro, e abbiamo istituito un numero di pubblica futilità al ministero, che si chiama ‘1500’, a cui tutti i cittadini possono telefonare per descrivere le varie problematiche che hanno”.
Lo ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, intervenendo questa mattina alla trasmissione televisiva ‘Coffee Break’ su La7.

Il ministro si è poi rivolto ai cittadini per ricordare loro che “le liste bloccate sono vietate dalla legge” e quindi farà “delle verifiche personalmente su alcuni Cup come già sto facendo nei pronto soccorso, che dicono ai cittadini che in quel momento non è possibile prenotare”.

Il problema delle liste d’attesa non sono le regioni con le quali anzi “C’è stata una grande collaborazione, e non mi sento di dire che ci sono resistenze particolari. Il problema delle liste d’attesa è solo molto legato ad un problema organizzativo; in alcuni casi c’è anche un po’ di inappropriatezza prescrittiva (ma si tratta di non più del 10% dei casi), mentre in altri casi c’è una situazione di carenza di personale a causa di quei contratti precari che, grazie alla nostra norma adesso potranno essere evitati”.

In merito all’emendamento in discussione in Commissione Igiene e Sanità del Senato che vorrebbe cancellare l’obbligo della certificazione vaccinale per iscriversi ad asili nido e scuole materne, il ministro ha riconosciuto che “esiste una dialettica parlamentare dove ognuno esprime le proprie posizioni che trovano espressione negli emendamenti. Poi gli emendamenti si possono ritirare, ci possono essere pareri favorevoli o contrari, riformulazioni. Si vedrà. Siamo ancora al primo passaggio al Senato”.

Ricordando inoltre che “in questo momento alla Camera c’è una proposta di legge in linea con quanto abbiamo detto, sia noi sia la Lega, in campagna elettorale che tenderà a superare il decreto Lorenzin con l’obiettivo di avere il 95% delle coperture vaccinali. Dall’altra parte sto lavorando come governo per l’eradicazione del morbillo”.

“Come abbiamo indicato nel nostro programma del Movimento, al quale ho collaborato anche io, i vaccini per noi sono un presidio fondamentale di prevenzione primaria. Abbiamo sempre detto che avremmo superato il decreto Lorenzin perché noi crediamo molto di più nella modalità della raccomandazione e non in quella dell’obbligo, che va bene solo nei casi di emergenza sanitaria o laddove ci siano importanti cali della copertura vaccinale”.

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